Ne ho già parlato, e oggi trasferisco il caso a test d’intelligenza.
In breve, tra Davide e Golia il perdente ancora prima del duello era vistosamente Golia, patetico!:
qui un combattente handicappato dall’armatura pesante e con armamento limitato (spada e lancia), lì un combattente con la massima mobilità e con armamento illimitato (le pietre):
in termini moderni, un vecchio carro armato e un elicottero Apache:
eppure da millenni ci viene insegnata la stupidità di credere che il vincente prevedibile era Golia!
Per capire l’ovvietà che ho descritto non occorre scomodare il “genio”, una delle Teorie più maligne che conosco:
non c’è “marcia in più”, viviamo tutti anche gli “intelligenti” con marce in meno.
C’è intelligenza nel rispondere come ho fatto io al test “Davide e Golia” e a mille altri analoghi, compreso al test “Marcia in più”:
non serve altro che saper leggere scrivere e far di conto, le scuole elementari a dir tanto.
Qui l’intelligenza è quella del cogliere l’inganno triviale e non sofisticato che colpisce culturalmente miliardi di uomini:
li ferisce depotenziandone l’ordinario onesto potere.
Tra gli inganni c’è quello di separare potere e onestà, potere e moralità.
Non esiste livello teoretico dell’intelligenza più alto di questo, ossia non esistono due livelli dell’intelligenza:
come Freud osservava, l’uomo non è una costruzione a due piani.
lunedì 19 ottobre 2015
Pubblicato su www.giacomocontri.it