Infine, Josè uccide Carmen (vedi Hysteria song, martedì 28 ottobre).
Carmen, che ci ha messo del suo, è un abito appeso all’appendiabiti, quell’“ometto” o manichino dell’Ideale amoroso che ha occupato peggio che militarmente il pensiero:
quando l’abito se ne distacca, ossia lei se ne va, lascia solo cioè rivela il puro crudo potere minaccioso dell’ Amore ideale, l’angoscia.
Perso nell’Oggetto ideale cui è fissato (“perdere la testa”), il pensiero non sapendo liberarsi dalla sua fissazione all’Oggetto ideale, per dissolvere l’angoscia (ansio-litico) si libera dell’oggetto ingenuo, Carmen, uccidendola:
è perfino giustificato perché in fondo era solo una sagoma.
Ciò è nevrosi, comunissima, in essa di Carmen rimangono tracce, una sensibile eco, un po’ di reale:
nella psicosi (“Narciso”), Carmen è solo la Eco dell’ideale, non è mai esistita una Carmen.
Succederà la melanconia, in cui “l’ombra dell’Oggetto cade sull’io” (Freud).
L’Ideale amoroso è il trauma universale, databile in ognuno.
giovedì 4 dicembre 2014
Pubblicato su www.giacomocontri.it