Sabato domenica 9-10 aprile 2016
in anno 159 post Freud amicum natum
Predica:
do per nota la parabola dei talenti, completata da quella delle mine.
Posto un rapporto, quello tra investitore e produttore, questo viene ricompensato (in potere non in denaro) per avere prodotto profitto:
chiamo “amore” questo rapporto o partnership (so che non lo dice nessuno).
La parabola contempla anche il caso dell’invidioso, che non facendo nulla dell’investimento danneggia l’investitore:
questo lo ricompensa mandandolo all’inferno.
Non solo, ma perfino giustifica il proprio operato con la celebre frase “A chi ha sarà dato, a chi non ha sarà tolto anche quello che ha”, un bell’esempio di misericordia!:
un sindacalista digrignerebbe i denti.
L’inferno è degli invidiosi, dei miserabili produttori di miseria (vedi Opposizione pidocchiosa, mercoledì 6 aprile):
argomento per tutti, anche per economisti.
Pubblicato su www.giacomocontri.it