1° SEDUTA – È COSÌ…, MA…, ALLORA

Seminario 1996/97
“Gli aldilà o: le metafisiche”

 

 

  1. Il godimento è usufrutto

La salute è la relazione di godimento con qualsiasi ente reale. Abbiamo già detto che il godimento è l’usufrutto, ovvero fare di un bene – tanto l’appartamento quanto una persona – qualsiasi cosa, nulla escluso, salvo inibizione ossia patologia, a una sola condizione: che dopo ogni uso il bene sia come prima, meglio di prima. Questa condotta morale-giuridica impedirebbe l’andare a rotoli di qualsiasi relazione Uomo-Donna e non obbligherebbe a fare la lista degli atti o degli usi consentiti o non consentiti.

Ancora, in un linguaggio ulteriore: la vecchia che mostra il sesso. Che sesso mostra? È un caso di esibizionismo maschile. L’oscenità sta nel fatto che non c’è nessuna mancanza di cui esibire il complemento: è la litigiosa questione di chi lamenta la mancanza di desiderio fra Uomo e Donna…; c’è già un errore in partenza! L’errore di pretendere che vi sia un desiderio già costituito. Niente affatto! Il desiderio è fatto dall’altro, corrisponde alla domanda triviale:
«Fammelo venire!». Il desiderio è un provento, un incasso, non qualcosa che si esprime. Il desiderio mi viene fatto venire da qualcuno che mi dice: «Vieni» o che io, reciprocamente, sollecito. Allorché capita che un qualche desiderio appaia costituito in qualcuno, per cui egli mi sollecita a qualche cosa, bisogna stare attenti: a nessun desiderio dell’altro va detto di no, salvo una condizione: che ne sia all’altezza.

Il desiderio esiste – anzi il rapporto esiste: rapporto e desiderio sono sinonimi – allorché è generativo di beni e non di debiti, contrariamente alla patologia, di cui è un segno il fatto che il desiderio vissuto comporta poi degli oneri.

Ancora una volta: che cosa è godimento, ovvero usufrutto? Uomo e Donna non formano la coppia del godimento – si sa che quando incomincia così, il finale debitore, e per di più insolvente, è assicurato – ma il suo comitato d’affari. Il godimento è tutto ciò su cui il giudizio di bene-male non è mai pertinente, alla condizione che sia usufrutto ossia che, dopo, il bene sia come prima, meglio di prima. Sottomettete alla morale del comitato d’affari il rapporto fra i sessi e vedrete che la loro millenaria maledizione incomincerà a sciogliersi e ad allentarsi anzitutto nel nostro pensiero.   …

Leggi tutto


Download

FileDimensione del file
pdf 961220SC_GBC3617 KB

Copyright © 2025 Raffaella Colombo - C.F. CLMRFL55B43Z133J
Copyright - Contatti - Tutela della Privacy - Cookie Policy


Credits


Data di pubblicazione: 05/06/2016