Seminario 1997/1998
“LA CASISTICA”
Anch’io osservo il silenzio, sapete su chi. Altrimenti avevo già in mente un paio di battutacce. Belle battute, a proposito dell’amico. Un paio, poiché siamo al termine di note di ascolto, di appunti presi ascoltando.
Ogni tanto mi veniva in mente che forse, i genovesi in generale, avrebbero potuto essere una regione di gente psichicamente più normale di altri, perché fin da piccolo ero interessato dall’osservare che un epiteto che uno può dire a un altro è «angusciusu». Lo pensavo mentre Raffaella Colombo parlava del bambino che non sa riconoscere l’angoscia nell’altro, e più ancora che l’angoscia è nell’Altro. Anche se penso che le mamme genovesi abbiano preso la palla al balzo ed abbiano anticipato il bambino, gli abbiano detto «angusciusu» per anticiparlo sui tempi affinché il bambino non dicesse alla mamma «angusciusa».
Un altro appunto. Woody Allen ce l’ha con me e con ciascuno dei presenti. In modo particolare ce l’ha con la psicoanalisi, almeno quella volta, ma non solo quella volta, che ha detto quella frase che tanti hanno preso per spiritosa, mentre secondo me è pura malvagità: «Non andrei mai in vacanza con uno come me».
Maria Delia Contri
«Non mi iscriverei mai a un club che prendesse fra i suoi membri uno come me» è di Groucho Marx.
Giacomo B. Contri
Ah, è di Groucho Marx? Beh, allora si sbagliava anche lui. Facciamola variare secondo tutte le possibilità, dove per esempio «uno come me» sia un curante. «Non andrei mai a farmi curare da uno come me». È solo un caso particolare di questa frase presa in generale. Eh no! Non andrei mai a curarmi che nella sua vita stessa e nelle sue relazioni non ha preso in considerazione la propria correggibilità. È la condizione per andare a curarsi da qualcuno.
Questo lo annotavo a proposito delle osservazioni di Raffaella sulla donna inaccessibile: no, è la donna incorreggibile e che milita la propria incorreggibilità, perché non esiste correggibilità se non a partire dal momento in cui la si sostiene come posizione: diventa una teoria. Il bambino si lascia benissimo correggere. …
Pronunciato il 20 febbraio 1998
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore