Seminario 1986/1987
“ODIO LOGICO”
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Io non farei ad Abraham nemmeno la concessione di essere stato scientifico, foss’anche per rispetto alla scienza dell’epoca o a qualche ideologia scientifica. L’espressione “relazioni oggettuali” è assolutamente priva di senso. Per andare a un esempio che piaceva nei primi anni novecenteschi, prendiamo l’esempio della legge dell’attrazione magnetica: c’è il magnete e c’è il ferro, ebbene sarebbe come se si dicesse che il magnete ama il ferro. Non è nemmeno la dottrina nobilissima dell’ “impetus”! Da Newton in poi un’idea di questo genere è stata sbaragliata. Non c’è un oggetto della natura che ha un suo impeto sentimentale verso un altro oggetto della natura, per cui o il sole gira intorno alla terra o la terra intorno al sole a seconda dei rispettivi affetti. La teoria della gravitazione esclude l’idea di relazioni oggettuali: che si chiamino la terra o il sole oggetti, avrebbe senso solo se fossero chiamati allo stesso titolo di oggetti matematici, di simboli matematici.
L’atteggiamento di tutta la scienza moderna in base a cui ci si può permettere di usare una parola qualsiasi, per esempio la parola “oggetto”, come elemento di una formula, è un’idea assolutamente assente in Abraham, un selvatico pre-tolemaico, per il quale “oggetto” equivale a dire che c’è un qualcuno che ha una relazione in funzione dell’amore che ha per quell’oggetto: il magnete ama la limatura di ferro. Laddove Freud con la sua pura ricerca di leggi è uno scienziato newtoniano secondo il quale parlare di relazioni e parlare di leggi è esattamente la stessa cosa.
Introdurre l’idea di oggetto o è un pleonasma sospetto, poiché l’idea scientifica di relazione è quella in cui il carattere di oggetto degli elementi di una relazione è definito dalla relazione, o non esiste relazione di oggetto. …
Pronunciato l’ 11 giugno 1987
Trascrizione e revisione a cura di Franco Malagola e Glauco Genga
Testo non rivisto dall’Autore