17° SEDUTA – LE PATOLOGIE CLINICHE COME LAPSUS DELLA TEORIA GENERALE

Seminario 1996/1997
“VITA PSICHICA COME VITA GIURIDICA. CASISTICA”

 

 

Non ho quasi nulla da dire. Abbiamo ascoltato una teoria o un pensiero che è lo stesso — ho una buona opinione per la teoria — e raccoglierei innanzitutto la codificazione dell’assolutezza come teoria generale perché non funziona come teoria. Una teoria per stare in piedi come teoria deve stare in piedi. Per essere una teoria deve stare in piedi. Come è corretto dire che un esercito, immaginiamo un esercito assoluto, ossia che non dipenda dalla Costituzione, dal Parlamento, dal Governo, ossia assoluto, un esercito del genere per reggersi bisognerebbe che i suoi soldati non esistessero come individui, neanche come manifestazione clinica, ossia che in ogni soldato si realizzasse la perfezione del principio di comando che coincide con l’esercito. Ossia, che ogni individuo, fosse solo un’astrazione, la messa in opera di una formula, un tale esercito potrebbe esistere. Potrebbe esistere un tale esercito non in qualche modo non subordinato al Parlamento, al Governo, alla Costituzione? Dovrebbe fucilare tutti i soldati nevrotici, anzi, dovrebbe fucilare, come massima infrazione alla regola, il primo che commettesse un lapsus: sarebbe alto tradimento, in un esercito cosiffatto, con esecuzione sommaria con colpo alla nuca sul campo. Più alto tradimento ancora che sintomi vari che pur sempre dallo psichiatra dell’esercito potrebbero essere interpretati come organici. Un simile esercito adotterebbe il DSM, senza alcun dubbio. Mentre il lapsus non è solo un potere che sia una patologia, a sua volta riconducibile, sia pure falsamente a una teoria. Colpo alla nuca per alto tradimento. Non ci avevo pensato. Neanche il sogno, perché il soldato furbo eviterebbe di raccontarlo. Mentre il lapsus, hai voglia…

Io direi che le patologie cliniche sono il lapsus della teoria, della pseudo teoria dell’assoluto. Diciamo così: che se anche Wallenstein, secondo l’imputazione per cui è stato condannato, avesse voluto prendere il potere assoluto, se fosse diventato imperatore avrebbe smesso di fare il generale: sarebbe passato dalla parte di quello che costituzionalmente governa l’esercito. Il principio puro di comando può solo fallire. È ciò che dicevo l’altra volta: che la perversione perfetta non può esistere. Suggerisco che le patologie cliniche sono i lapsus della pretesa di comando puro, di moralità pura, di libertà pura, di verità pura, di oggetto puro, etc.  …

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Pronunciato il 23 maggio 1997
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016