3° – PER FINIRE

Corso 1995/1996
“UNIVERSITÀ”. RI-CAPITOLARE

 

 

Un documento autobiografico

Ricordo un divertente dialogo in due battute tra mia madre e me bambino, in cui si dimostra che l’infanzia collima con tutto ciò che abbiamo detto. Quando stavo per uscire di casa, mia madre mi domandava: «Dove vai?» e io rispondevo: «Fuori». Non si tratta di una storiella da frugoletti, così come la risposta non era seccata: nell’uscire, ponevo un atto normativo a pieno titolo. «Andare fuori» voleva dire, anche autobiograficamente, andare a espormi in piazza a ciò che poteva accadermi nel reale: potevo incontrare qualcuno. Ora diciamo: «Agisci in modo che il tuo beneficio derivi da un altro». Norma buona per grandi e piccini: l’atto di prendere la porta era un atto normativo, positivo di una norma perfettamente universale e al tempo stesso pratica. Nel corso di certe cure si vede che il momento peggiore, il momento dell’inibizione, è quello in cui il malato dice: «Ho capito ciò che mi succede, e adesso che cosa faccio?» Ogni volta che riconoscete in questa formula la forma del vostro pensiero, sappiatevi veramente nei guai. Si tratta di guarire da questa specie di interrogativo e l’andare fuori è sempre alla portata di tutti.

Mi capita di chiedere a qualcuno: «Non va mai in libreria?», «Ah, sono due anni che non leggo più un romanzo…». È l’esempio di quella patologia che passa immediatamente a un paralogismo tipico e che non regge in alcun modo la conseguenza: «Poiché sto male, mi chiudo dentro». Anche solo a buon senso, ha molta più logica dire: «Sto male, allora vado fuori» o prendo il telefono per chiamare qualcuno.

Peripatetismo morale. Immagino che alcuni si siano giustamente chiesti che cosa distingue la nostra norma universale, che è peripatetica, dalla prostituzione. Mettersi a disposizione dell’altro da cui verrà il proprio bene potrebbe anche assomigliare al caso della prostituzione, e in conseguenza tutto il nostro insegnamento sarebbe un incitamento alla prostituzione. So bene che non è così. Ma al fine del vostro esercizio intellettuale, vi suggerisco di chiedervi qual è la differenza.  …

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Pronunciato il 2 dicembre 1995
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
I testi relativi agli interventi di questo Corso sono stati raccolti nel volume «Università». Ri-capitolare, Sic Edizioni


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Data di pubblicazione: 05/06/2016