Seminario 2001/02
“ANCORA SULL’AMORE NELLA PSICOANALISI”
Intanto questo: che magari è meglio rendere esplicito quello che è implicito. Secondo me è già, avendo ascoltato tutto quanto abbiamo detto, non solo questa sera ma anche nei precedenti momenti di questo seminario. Magari nei prossimi rendiamolo esplicito, ossia che Il Lavoro Psicoanalitico ha come argomento il divano. Espressione strettissima che non ha nulla a che vedere con quella che quei dannati francesi, inglesi, etc., hanno chiamato “parliamo di clinica”. Questo è solo un telegramma denso. Magari nei prossimi incontri facciamo passare a esplicito…
Un’altra osservazione. Giusto al proposito del tema di oggi, che è un tema enorme, enorme quanto è enorme la psicoanalisi. Il regime economico della cura. Uno degli ingentissimi meriti di Lacan è avere detto: “ma alla fin fine il discorso psicoanalitico, il divano, è uno dei più ampi discorsi umani quanto altri ampi discorsi umani”. Da Hegel, al marxismo, al cristianesimo, a tutto quello che volete. Lui diceva che non è meno ampio, ma non varrebbe niente se non dicesse… È il divano che non è meno ampio. Non è: ciò che si estrapola è ampio. È il divano che non è meno ampio, fra divano e poltrona. Non è meno ampio di tutti gli altri. Di quello che succede lì, non l’estrapolazione da ciò che succede lì. È il nostro S-A.
Altra osservazione. Il bambino dell’aquilone, con i talebani cattivi. Ah, no. Adesso devo dire la mia sul burka. Tutti sanno cos’è il burka. Ho inventato un kit. Carlamaria è qua? Ti ricordi il burka?
Un kit, magari natalizio. Allora, il burka, come diciamo… non moderata cultura politica, ha voluto dire tremila morti, aerei sulle torri, etc. Come correlati. Però, questi discorsi sono già stati fatti da tutti e basta lì. Ho inventato — ma non ditelo in giro: facciamo un’azienda qui e ci facciamo milioni di dollari e sarebbe ora — il kit per il melanconico. I talebani hanno fatto quello che hanno fatto alle donne — mica solo i talebani — dunque il burka, già, ma nei paesi liberi, democratici — come Freud diceva «La bella, libera, magnanima Inghilterra dove mi è dato di parlare e scrivere — quasi dicevo “pensare” —…»: ossia, no lui non concedeva che c’era libertà di pensiero — il burka è la melanconia. …
Pronunciato il 14 dicembre 2001
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore