4° – L’ EDIPO

Corso 1993/1994
“IL LEGAME SOCIALE E LE QUATTRO PSICOPATOLOGIE”

 

 

Raffaella mi chiedeva se è sufficiente: è già tutto contenuto in ciò che lei ha detto, prima, ora e la volta scorsa. La mia è solo una esplicitazione.

Se la legge è quella che noi diciamo, se la legge è la legge dei figli, dei figli che sono figli e figlie, — di più: una legge tale senza la quale essi non sarebbero figli e figlie, non avrebbero un sesso, se non ridotto alla ideologia della anatomia. Diciamo un’ideologia più o meno gentilmente pornografica, un’ideologia isterica, propriamente parlando, nevrotica, e immorale in quanto tale, immorale in quanto patologica. — Se la legge è quella che noi diciamo, l’incesto, quello che si chiama incesto ne sarebbe il primo correlato. Non solo lo sarebbe, ma lo è. Lo è privato della “in” iniziale della parola in-cesto, che vuol dire «in-castus», non casto. Se la legge è quello che diciamo, ciò che è chiamato incesto diventerebbe casto; significa legittimo.

E difatti è così.

La domanda è: dove è il peccato, colpa o delitto?

Dalle parole appena dette, è del tutto chiaro: se c’è colpa, delitto o peccato, si tratta di una colpa, un delitto, un peccato, contro la legge in quanto legge dei figli e figlie. Dunque, definizione appena data: c’è colpa o peccato o delitto, se e solo se si tratta un delitto nei confronti della legge dei figli in quanto tali, ossia contro la verità che «essere uomini è essere figli».

Allora questo è il livello a partire dal quale e nel quale trattare ciò che trattiamo e significa la nostra vita stessa, anzitutto. Il fatto che noi, o parte di noi, in una maniera o in un’altra, siamo dei curanti, dei terapeuti o come volete dire, è formalmente secondario, ossia derivato.

Riguardo alla parola peccato sarebbe bene che facessimo un rapido processo di civilizzazione di noi stessi. Peccato e delitto sono, peraltro all’uso latino antico, ma ancora dei giuristi dell’altro secolo, sono, e non sono mai stati altro, che due sinonimi. È rigorosamente falso che il peccato è una cosa da prete e il delitto è una cosa da magistrato. Che il peccato è una cosa che riguarda la morale e il delitto è una cosa che riguarda il Diritto Penale. La nostra unificazione del concetto è esplicita, formale, rigorosa.   …

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Pronunciato il 18 dicembre 1993
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016