Corso 2003/2004
IL MONDO COME PSICOPATOLOGIA.
L’ORDINE GIURIDICO DEL LINGUAGGIO
Ho detto a Flabbi che ho raccolto numerosi commenti al lavoro, così produttivo, che ci ha appena proposto, e che tutti questi commenti erano di soddisfazione.
Commento questa soddisfazione, soddisfazione inattesa, dicendo che ciò che era inatteso è che il contributo di Flabbi sia stato tutto interno allo spirito – la parola spirito è troppo vaga, ma la uso lo stesso – del lavoro che noi facciamo. Non è il tradizionale, magari brillante, contributo di un esperto che dall’esterno ci porta le sue cose. I contributi dall’esterno che abbiamo sollecitato per tanti anni in passato – molti ricorderanno quando eravamo in Università Cattolica – ci hanno tutti delusi.
Io suggerisco che immediatamente, non facendo la mediazione dall’economia a ciò che diciamo noi, ma immediatamente tutti si possono riconoscere in ciò che Flabbi ha descritto e commentato: lui ha persino descritto la psicoanalisi così come ha descritto la nostra psicopatologia. Sono adeguati i termini già usati. Per anni abbiamo cercato di rendere come già adeguati i termini giuridici con cui ci esprimiamo; ora possiamo trovare già adeguati i termini economici. La coppia diritto-economia è sempre stata la nostra coppia di termini. L’intera analisi, l’intera patologia, l’intero pensiero di natura sono tutti e solo fatti di termini economici e giuridici. Per questo abbiamo rinnovato da capo a fondo il lessico freudiano.
Ad esempio:
- il servo improduttivo, illogico e ridicolo (ossia l’invidia);
- la remunerazione smisurata e non finita (il caso dell’analisi);
- il problema «un po’ di meno e un po’ di più», che significa «non ti vuoi più muovere da lì» (ossia la nevrosi: è falso che la nevrosi sia descritta dai clinici e poi si possa trovarne il senso: questa è immediatamente la descrizione della nevrosi).
Da lui ho saputo di un certo autore che parla del matrimonio come partnership per produzione e consumo congiunti. Traducete consumo con godimento: io non ho mai trovato una definizione come questa.
Ma Flabbi ha specialmente definito la patologia in generale: tenere la ricchezza fuori dall’economia è ciò che facciamo tutti nelle nostre patologie. L’abbiamo anche definita come non iniziativa: o non vengo o agirò in modo che tu non possa venire anche se ti invito. …
Pronunciato il 19 giugmo 2004
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore