5° – “DIRITTO. DIRITTI UMANI”. CONCLUSIONE

Corso 2008/2009
LA DIFESA E L’ERRORE DEL PENSIERO COMPETENTE

 

 

Io ho un’imputazione da fare a diverse persone. Naturalmente non faccio nomi. Chi si riconosce in ciò che dico, si riconosca, chi pensa di non essere alla punta di freccia di questa imputazione, tanto meglio, anche se consiglio di essere sempre pronti ad essere alla punta di freccia di una imputazione ben fatta, ossia fatta come imputazione è sempre un beneficio, il sommo, penso.

Dico subito quale imputazione, ma prima do spessore alla parola imputazione per differenza. Non ho affatto detto obiezione, è una parola che è scomparsa dal mio linguaggio, l’ho tolta; non direi mai più a qualcuno: “Ho un’obiezione da fare”, contemplo solo l’imputazione, finalmente una cosa seria per di più si scende da o non si entra più nei banchi universitari. All’assassino non si dice: “Non sono d’accordo” o “Avrei un’obiezione”. L’imputazione è di non essere affatto sinceri, almeno in certi casi, quando si dice: “Non capisco”, magari fatto seguire da: “Spiegami”, magari con gli occhi umidi di umiltà. Sulla parola diritto non avete scusanti, se continuate a dire: “Non capisco”, perché lo fate spesso, tutti i giorni fin dall’infanzia il diritto in quanto posto (“Pongo lì”, anche lì), con massima evidenza, salvo che uno si sia sottratto al diritto e l’esempio massimo che do è che voi, noi, ciascuno, individualmente fa diritto, lo pone ogni volta che dice per esempio, “Grazie” a qualcun altro. Dire grazie a qualcuno – salvo il caso in cui uno abbia massacrato il proprio rapporto con il linguaggio, per cui tutto e il contrario di tutto va bene, cioè male, e massacrare il proprio rapporto con il linguaggio è la stessa cosa che comperarsi una corda alla quale impiccarsi – sapendo che c’è il che del ringraziamento, chiamatelo riconoscenza, con questo atto, che ha accento variante (non è obbligatoria la sola parola grazie, ci sono mille parole, grazie è solo una condensazione in una sola parola dell’atto giuridico di cui stiamo parlando) significa imputare un altro per un atto che ha compiuto a mio beneficio. Direi che in generale, la facoltà giuridica consistente nell’atto del ringraziamento o di riconoscenza, non è diffusa; faccio notare che siamo sempre ai celebri capitoli 7 e 8 di Analisi terminabile e interminabile: il soggetto rifiuta la riconoscenza di un beneficio ottenuto da un altro. É interessante poi che Freud caratterizzi-attribuisca questa resistenza in particolare alla relazione uomo-uomo; io credo che avesse davvero ragione. Imputare è ciò che sempre e comunque facciamo, salvo il caso in cui siamo usciti dall’imputazione e siamo entrati nell’obiezione; imputazione vuol dire accordo, l’obiezione significa “mettiamoci d’accordo” oppure “siamo in disaccordo”, ho sempre detto che il nostro accordo in questo istante è dato dal fatto che questa stanza e ciò che sta accadendo in essa riunisce le persone qui presenti, si chiama accordo. La vita giuridica comincia subito, dopo ciò che ho detto del ringraziamento nessuno potrà dire: “No, questo non l’ho capito”. Il mio timpano ormai ha imparato a sentire l’ostilità del “Non ho capito”, posso trovare la stessa ostilità anche in chi mi dice che ha capito perché c’è capire e capire, comunque c’è un criterio per sceverare il capire-capire dal capire che vuol dire ostilità: il capire non è ostilità allorché è sinonimo della sua radice latina, che ho già detto cento volte, è il verbo capère, che vuol dire prendere, mangiare; è l’unico caso in cui il verbo capire abbia un senso che non sia contraddittorio a se stesso.

Porto un altro esempio di imputazione già da bambini, ossia di diritto in quanto positivo e non ho detto di diritto umano, in quanto aggiungere umano è un pleonasmo allo stato puro: il diritto è solo umano e questo la dice lunga sui diritti umani.  …

Leggi tutto


Pronunciato il 21 febbraio 2009
Trascrizione a cura di Sara Giammattei.
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


Download

FileDimensione del file
pdf 090221SC_GBC2536 KB

Copyright © 2025 Raffaella Colombo - C.F. CLMRFL55B43Z133J
Copyright - Contatti - Tutela della Privacy - Cookie Policy


Credits


Data di pubblicazione: 05/06/2016