Corso 2007/2008
AMORE IMPUTABILITÀ TECNICA
È meglio dire subito che la sola cosa che se vorrete, se vi piacerà – e secondo me, fareste meglio a volere –, la sola cosa di cui qualcuno potrebbe essermi grato, non dico bontà sua, innanzitutto bontà mia è per avere fatto, a partire almeno da quindici anni fa, un raddrizzamento – alcuni lo chiamerebbero un rovesciamento: no, raddrizzamento – del pensiero. Ho detto anzitutto pensiero, chiamato di natura per certe ragioni, ma pensiero e basta, quasi non gioco più a chiamarlo di natura e poi questo ha tante vicissitudini, la psicoanalisi ne è una, anzi, la applicazione. Io non parto più dalla psicoanalisi, io arrivo alla psicoanalisi.
Per esempio, non parto più dalla parola rimozione, io parto dal dirvi Rossella O’ Hara, quella che dice: “Ci penserò domani”. Perché è importante questo esempio? Perché Rossella O’ Hara la capiscono tutti, anche in Cina, perché Via col vento l’hanno proiettato anche in Cina, dopodiché menzionerò ugualmente la parola rimozione con un unico scopo, solo, esclusivo, non ce n’è un altro: per mostrare sempre l’incollamento e mai una minima descenza – vuol dire separazione – dal pensiero freudiano. Quindi, sempre segnare il colpo; dopo aver detto Rossella O’ Hara dirò anche in nota o in margine “quella che è stata chiamata rimozione”, ma prima dirò sempre Rossella O’ Hara, e questo raddrizzamento è ciò cui convoco tutti, e la psicoanalisi è solo l’unica applicazione, quella alla cura.
Per il resto, il pensiero di natura ha tutte le estensioni, abbiamo anche chiamato enciclopedia o ordine giuridico del linguaggio e così via. Ho sempre sfidato tutti; io stesso mi sfido su questo, lo faccio ogni giorno, per esempio con il Blog, a proporre un tema, un argomento che non sia trattabile col pensiero di natura: trovatemene un esempio, sfidatemi, sfidatemi e sfidate-vi, poi (la stessa cosa vale per tutti). É Terra terra, io mi chiamo terra terra, non ho un altro nome; Rossella O’ Hara è terra terra: chiunque lo afferra e chiunque si riconosce in Rossella O’ Hara.
Isteria, parola che conservo, è stata oscurato che cosa significa, mentre una volta lo sapevano di più, allora che cosa dirò? “Aspettami non vengo!”, lo afferrano tutti: ognuno l’ha riscontrato su di sé e sugli altri, l’appuntamento mancato, e non a causa del terremoto, oltretutto noi psicoanalisti facciamo pagare la seduta anche se è stata mancata a causa del terremoto, tanto per mettere in guardia chiunque.
Pronunciato il 7 giugno 2008
Trascrizione a cura di Sara Giammattei.
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore