10° – CONCLUSIONE. IL PROFITTO DI FREUD: UNA LOGICA CHIAMATA UOMO

2004/2005
LA LOGICA E L’AMORE

 

 

Mai, come psicoanalista, vi esorterei alle historiae. «Non fate storie» era una nota frase di Lacan, e diceva questo come invito rivolto agli italiani, o forse ai cinesi: un invito che io stesso sottoscrivo. Si tratta di Lacan quando diceva: «S’historiser est s’hystériser», storicizzarsi è isterizzarsi.

Il mio intervento si occupa un po’ di cronologia – per indicare a che punto siamo oggi, non noi ma tutto il mondo – e un po’ di economia. Il tutto sotto questo titolo: Il profitto di Freud, a cui aggiungo: con noi, secondo il doppio significato di tale preposizione.

Il punto di partenza, di oggi e dell’anno venturo, da rinnovare senza quelle esitazioni avute negli ultimi tempi, è questo: il pensiero di natura inteso come Carta, così come si dice Carta Costituzionale. Infatti abbiamo sempre detto come conclusione che la patologia è Teoria versus pensiero, o anche fantasma versus pensiero. Ma il fantasma è sempre una Teoria.

Fosse anche solo nell’esempio dell’articoletto di Freud Un bambino viene picchiato , noi vedremmo che nella frase «un bambino viene picchiato» il bambino sarebbe la x, l’entità di una funzione chiamata f. Questa può essere banalmente – si dice bête in francese – un’ infinità di cose, così come, essendo x una balena, allora un suo predicato, una sua proprietà, in termini tecnici una sua funzione proposizionale, sarebbe mammifero: espressa appunto come f(x).

In un modo un po’ più vicino al lavoro della logica moderna, si potrebbe dire che se x è un numero, allora f è, per esempio, la divisibilità per due di tale numero. Poi si può aggiungere il quantificatore universale e dire che ogni x ha quella proprietà, una proprietà distinta dalle altre.

Nel fantasma abbiamo dunque una f, una Teoria. In particolare, come ho già indicato, l’essere picchiato si dice di un bambino. Ma può esserci qualcuno che arriva a porre il quantificatore universale: «tutti i bambini vengono picchiati». È quello che fa il serial killer. Se x, un certo uomo, viene ucciso, questa è una certa cosa che può capitare, mentre il serial killer è quello che fa diventare l’uccidere una funzione, per alcuni o per tutti, usando rispettivamente il quantificatore esistenziale o quello universale.  …

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Pronunciato il 25 giugno 2005
Revisione a cura di Glauco Maria Genga
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016