12° SEDUTA – IL TRATTAMENTO DEI BAMBINI

Seminario 1997/1998
“LA CASISTICA”

 

 

Non ho nulla di preparato; invitandomi a intervenire in Università — ogni tanto sul bambino, anch’io avevo detto la mia e poi in precedenza c’era stato il lavoro con Nietta — non mi ero mai considerato all’altezza di dire chissà che. Ma già essere stati bambini è stato un notevole livello di competenza, più il ricordarsene. Il grande colpo di genio di Freud: volete essere dei competenti nella vita? Ritornate bambini. Non “volete essere competenti riguardo al bambino”, ma “volete essere adulti competenti? Ritornate al bambino”. È andata così che mi sono sentito semplicemente una persona normale che apre un po’ meglio di occhi sul bambino. E si è confermato anche in quella sede che se solo si ritrova per osservazione il bambino, cosa sa il bambino, come opera il bambino, la considerazione che bisogna rifare tutte le mappe, tutte le mappe dell’adulto, non le mappe di come trattiamo il bambino. Il risultato dell’occuparsi del bambino, non è fare meglio, diversamente magari, rivoluzionariamente, la pedagogia. È il più colossale errore che fecero negli anni ‘10-’20 gli psicoanalisti, gli psicologi marxisti, nella Germania di Weimar, in Russia. Ritennero che aggiungendo Freud a Marx e andando a ritrovare il bambino avrebbero fatto l’educazione rivoluzionaria, cioè la pedagogia riguardava i piccoli.

Era la rivoluzione da pensare in funzione di ciò che si scopriva essere il bambino, non la pedagogia rivoluzionaria. Per tutti gli anni ‘68 e buona parte dei ‘70 il mondo era pieno, le librerie piene, specialmente in Germania c’erano le bancarelle per la strada con L’educazione proletaria.

Occuparsi del bambino voleva dire inventare idee nuove per occuparsi diversamente del bambino. Niente affatto: riguarda l’adulto il sapere sul bambino. Con tutte le sciocchezze che gli psicoanalisti si sono inventati, di destra, o borghesi, inventandosi la pedagogia psicoanalitica: dal sapere sul bambino al fare diversamente sul bambino. No! Al fare diversamente dell’adulto. La lezione è questa, non è una lezione che porta ad agire diversamente con il bambino, magari come psicoterapeuti. Errori come questi ho appena fatto notare che sono errori che poi occupano i decenni: decenni, ciò che è successo in Russia, in Germania, in quegli anni, poi nel ‘68-’70. Proprio gli errori d’epoca, errori grossi così.  …

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Pronunciato il 27 febbraio 1998
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016