16° SEDUTA – PERVERSIONE E MENZOGNA

Seminario 1993/1994
“NORMALITÀ E IMPUTABILITÀ NELLE QUATTRO PSICOPATOLOGIE”

 

 

Ciò che ha detto Raffaella è la premessa e mi evita addirittura di farla. Parto sottoscrivendo la frase, che tutto sta nella strettoia. Questo ricorda un po’ la via stretta. La perversione è pseudo guarigione, per costituire l’universo senza passare per la strettoia. La pseudo-guarigione è importante, perché non è come quel tipo di polemica in cui si dice: quello che dici è la pseudo-verità oppure Ah, non è il vero… Pseudo guarigione nel senso più tecnico, ma ancora più semplicemente nel senso descrittivo della parola: cosa vuol dire pseudo-guarigione? Significa che la polmonite l’avevo e rimane, il granuloma apicale l’avevo e rimane. Non è una questione di idee, di concezione del mondo. E per il perverso è vero che è angosciato, è vero che è inibito, è vero che ha dei sintomi. Solo che è un bugiardo e dice che ha la gioia lui, che non ha inibizioni, che passa la vita a trasgredire — le palle immense che ci raccontano … — e sui sintomi tace: l’insonnia in particolare. Pseudo guarigione in senso descrittivo: la malattia è lì, bella, tutta intera e integrale, aggiunta la fissazione.

La normalità esiste solo nel secondo tempo momento. Aggiungo questo: noi, pronipoti di Adamo ed Eva, possiamo conoscere la normalità dopo un passaggio ulteriore, ossia dopo questa normalità è stata messa in crisi da un’offesa. Non esiste conoscibilità e praticabilità della normalità, tali quali siamo, senza essere passati o senza almeno esserci trovati attualmente sulla soglia della patologia. Quindi, la vecchia frase banale Ah, siamo tutti un po’ nevrotici! è un’idiozia, perché non è vero che siamo tutti un po’ nevrotici: siamo tutti nevrotici per bene che ci sia andata. Perciò è solo a ripartire dalla crisi della legge, dall’attacco ad essa — crisi vuol dire quel tanto di risposta che è comune (…) — che possiamo conoscere la guarigione. Il verbo conoscere che ho usato è verbo forte: la parola conoscenza è sinonimo di scienza. Noi non facciamo della riflessione distinta dal fare scienza. Noi stiamo parlando della conoscibilità della normalità: si tratta di sapere positivo. Quando diciamo psicologia, e non solo psicopatologia, parliamo di positivo sapere come tutta la scienza moderna correttamente esige. Comprese le procedure della costruzione del mio sapere.   …

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Pronunciato il 24 marzo 1994
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016