Seminario 1997/98
Seminario “Aldilà. Il corpo” (3)
- Il corpo è una realtà metafisica
Siamo sempre nell’aldilà, senza eccezioni e in ogni momento; anche chi è nella psicopatologia precoce torna alla normalità nei sogni, per ritornare alla patologia nel momento clinico. Non esiste il non-aldilà. E se crediamo a san Paolo, neanche la natura fisica o biologica è nell’aldiqua: se «la creazione geme in attesa della rivelazione dei figli», questo è già aldilà.
Perché sempre e comunque nell’aldilà? Perché abbiamo detto che non c’è aldiqua del corpo sensibile, così come non esiste meta-corpo. Il corpo è già «meta-», è l’unica realtà metafisica che conosciamo sensibilmente, a eccezione di Dio, la cui conoscenza sensibile si dà per condizioni sulle quali non discorro.
Per riconoscere il corpo come aldilà è sufficiente avere riconosciuto il senso di un lapsus: questa conclusione elementare non risulta da una teoria, ma dall’osservazione comune. Per esempio, quell’osservazione comune tale per cui all’analisi a pari titolo possono accedere tanto il dotto filosofo quanto la persona che compie uno dei tanti lavori con i quali si ottiene un reddito. Non è mai accaduto tuttavia che un filosofo o un teologo, allorché hanno scritto di psicoanalisi, riuscissero a cavare un ragno dal buco, ossia riuscissero a dire che cosa è un bicchiere. Anche il bicchiere è aldilà, è realtà metafisica, perché se c’è un bicchiere, c’è un materiale – ho scelto la parola «materiale» al posto dell’antica parola «materia» – che è valso da materia prima, ossia che è già risultato di un lavoro, cui è sopravvenuto un altro lavoro che ne ha fatto ciò che è. Ecco perché possiamo dire che è un ente, nella fattispecie un bicchiere: dire che è un ente, equivale a dire che c’è stato un duplice investimento di lavoro. Non recederemo mai da questa stretta correlazione fra ente – vecchia parola dei filosofi – e lavoro. L’invenzione del problema di mettere insieme spirito e materia è dunque un’antica falsità. La coppia spirito-materia è una delle più antiche, volgari mistificazioni, funzionale a negare che il corpo è l’aldilà in quanto è aldilà dell’organismo. Il corpo non è il risultato della coppia spirito-materia: ad esso si correla esclusivamente un Io e ciò che del suo lavoro è diventato memoria. Freud chiama «inconscio» questa memoria, dopo che è stata intaccata in un certo punto. …