IL PENSIERO DI NATURA

Convegno 1994
“LA CITTÀ DEI MALATI. ENCICLOPEDIA E GUARIGIONE”

 

 

Primo

Per dire che due sono le città, non abbiamo bisogno d’altro che di quella formula (S-A). Tutti coloro che hanno come norma — che significa soltanto termine di paragone e niente più che questo, foss’anche per contravvenire a questa legge come termine di paragone dieci volte al giorno, o cento o mille — è sufficiente l’averla come termine di paragone perché tutti coloro, conoscendosi o no, che l’anno come termine di paragone costituiscono un’altra città.

Due città non significa un altro gruppo, un gruppo più, e in ogni caso non significa un gruppo. Noi parliamo sempre di universo. E città non significa farsi compagnia. Non a caso ho detto che si può anche non conoscersi. Allora significa un altro mondo. Dato che siamo semplicemente razionali nel parlare di questo mondo, non la chiamiamo la città di Dio, la chiamiamo la città dei sani.

Basta che esercitiate anche il vostro più spontaneo pensiero, ad esempio per via associativa, per accorgervi che il reintrodurre — cosa che non si fa da secoli eccetto che sui banchi d’università — questi termini, i termini di Agostino, in un punto del libro descritto. Agostino l’ha fatta proprio grossa. Bisognerebbe sapere quanto nei secoli è stato effettivamente seguito; oggi sicuramente da nessuno, non solo in giro per il mondo, ma la dottrina cattolica stessa se n’è scordata completamente. Fra le tanti associazioni può venire in mente che reintrodurre le due città equivale ad avere una geografia personale —giusto giusto come sapere che c’è il polo nord è avere una geografia personale; la geografia è sempre personale, il polo nord è geografia personale, anche se noi non ce ne accorgiamo, ma allorché facciamo un viaggio, un viaggio qualsiasi, breve o lungo, possibilmente in aereo, stiamo usando in modo personale la geografia, ci stiamo servendo del nord e del sud — solo reintrodurre questa coppia in quanto pratica e un piccolo cenno verrà fra poco sul valore di conoscenza scientifica di questa geografia, ossia che facciamo scienza a partire da una geografia, per accorgersi per esempio, che la coppia buona non è la coppia che distingue fra lo stato e la società.   …

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Atti del convegno


Pronunciato il 4 giugno 1994
Trascrizione a cura di Gilda Di Mitri
Testo non rivisto dall’Autore


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Data di pubblicazione: 05/06/2016